I VEDA E LA PSICHIATRIA

Perché la filosofia vedica è così pessimista? Poiché il mondo offre sia il piacere che il dolore, perché la Bhagavad-gita lo definisce un luogo di sofferenza?”
*La Bhagavad-gita non è pessimista ma realista; la realtà è che la bilancia del piacere e del dolore in questo mondo pende fortemente verso il dolore.


PSICOLOGIA NARRATA

Questo libro di avventure cela una miniera di metafore del vivere umano s del suo confrontarsi con i problemi che paiono a volte insormontabili

 


LA fondazione biologica della conoscenzA

Il termine autopoiesi è stato coniato nel 1980 da Humberto Maturana e Francisco Varela a partire dalle parole greche auto, ovvero se stesso, e poiesis, ovverosia creazione. In pratica un sistema autopoietico è un sistema che ridefinisce continuamente se stesso e si sostiene e riproduce dal proprio interno.

L’essere umano è un sistema autopoietico.

Secondo la teoria di Santiago della cognizione, la cognizione è un'attività che emerge da questo processo di autopoiesi. I sistemi viventi, inclusi gli esseri umani, interagiscono con l'ambiente attraverso la percezione, l'azione e la comunicazione, e questa interazione costituisce la base della cognizione.

Queste sono le chiavi per accedere a un’originale visione della realtà che cerca la fondazione biologica della conoscenza


VITTORIO ALFIERI

 

La tragedia è la forma artistica da lui prescelta perché la più adatta a rappresentare la sua concezione della vita basata sullo scontro tra oppressi ed oppressori, tra uomini eroici e tiranni, i quali non vanno intesi come simboli del potere assolutistico o di qualsiasi altro regime realmente esistente, ma rappresentano invece tutti quei limiti che impediscono la piena realizzazione dell’individualità umana.

La libertà, che è il motivo trainante delle tragedie dell’Alfieri, non è una libertà politica, ma una libertà esistenziale. Risulta perciò chiaro come mai l’Alfieri scelga sempre personaggi già famosi, mitici, (Antigone, Saul, Bruto) per le sue opere e appare anche evidente la sua lontananza da quel “dramma borghese” che grazie a Diderot e Lessing trionfava in tutta Europa.